Verrà presentato domani martedì 6 giugno 2006, alle ore 16.00 presso il Museo Civico Archeologico delle Acque (viale Dante, Chianciano Terme) il progetto del “Centro di Restauro di Chianciano Terme”. Il “centro” che sorgerà nella stazione termale nello spazio antistante l’attuale Museo Archeologico è promosso dall’Amministrazione comunale di Chianciano Terme, congiuntamente a diverse istituzioni: Amministrazione Provinciale di Siena, Associazione Geoarcheologica di Chianciano terme, Comuni di Cetona, Piena e Sarteano, Fondazione Monte Paschi di Siena, Fondazione Museo Archeologico delle Acque di Chianciano Terme, Fondazione Musei Senesi e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Il “centro”, che verrà inaugurato nel corso del 2007, sarà specializzato nel restauro di materiali ceramici, lapidei e metallici e diventerà una delle più importanti scuole di restauro a livello nazionale con l’attivazione di percorsi formativi e di perfezionamento di personale specializzato in questo campo. L’allestimento del laboratorio del “Centro di restauro”, già in parte finanziato dalla Fondazione del Monte dei Paschi di Siena, sarà curato dalla Fondazione del Museo Archeologico delle Acque di Chianciano Terme. «Stiamo per presentare un importantissimo progetto – afferma la presidente della Fondazione del Museo Archeologico delle Acque, Silvia Reali – perché questo di Chianciano Terme diventerà la quarta struttura pubblica di restauro a livello nazionale. Grazie alla collaborazione con l’Opificio delle Pietre dure di Firenze, rinomato nel mondo, che metterà a disposizione della Scuola di Restauro di Chianciano Terme i propri docenti, la nostra stazione termale formerà nel campo del restauro ad altissimi livelli».
L'Opificio delle Pietre Dure (noto anche con la sigla OPD) è un Istituto autonomo del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, la cui attività operativa e di ricerca si esplica nel campo del restauro delle opere d'arte. Attualmente l'OPD è sede di una delle due scuole statali di restauro in Italia (l'altra è annessa all'istituto Centrale per il Restauro di Roma), di un museo della produzione artistica in pietre dure, di un laboratorio scientifico, di una biblioteca altamente specializzata nel campo del restauro, di un ricchissimo archivio dei restauri compiuti, di un centro di ricerca sulla climatologia. E' l'unica istituzione in Europa a disporre di 50 restauratori, 6 storici dell'arte, 1 archeologo, 7 esperti scientifici, 4 fotografi. Molta parte della sua attività viene svolta anche all'esterno, sia sotto forma di cantieri operativi che di consulenze tecnico-scientifiche, su tutto il territorio nazionale ed in ambito internazionale.