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Home » News » Presentate le Linee Strategiche del Piano Strutturale della stazione termale di Chianciano

L’Amministrazione comunale di Chianciano Terme ha presentato ieri pomeriggio, 23 maggio, presso la Sala Polivalente, i tecnici individuati per la costruzione delle Linee di Sviluppo del Piano Strutturale, ovvero il nuovo strumento urbanistico che definisce le strategie di massima per il governo del territorio comunale, indica gli indirizzi di sviluppo e localizza le infrastrutture di interesse prevalente. I tecnici, oltre al coordinatore arch. Andrea Filpa sono: il dr. Domenico Nevoso (economista), l’arch. Sonia Occhi (urbanista), l’ing. Massimo Ferrini (esperto in mobilità e trasporti), il dr. Marcello Palazzi (geologo), l’avv. Wladimiro Gasparri (docente universitario esperto di diritto).
La formazione del Piano Strutturale ha una procedura ben definita, complessa e lunga, che attraversa obbligatoriamente varie fasi: indirizzi, redazione, adozione, pubblicazione, osservazioni, approvazione, entrata in vigore. Tra le varie fasi, particolare importanza hanno la "pubblicazione" e le "osservazioni" che consentono l'informazione e la partecipazione dei cittadini alla formazione dello strumento.
Guido Bombagli, dopo una serie di interventi tra il pubblico, tra cui è emerso quello di Aristeo Biancolini che ha analizzato approfonditamente gli aspetti dello sviluppo economico di Chianciano Terme focalizzando la richiesta d’attenzione sugli aspetti del termalismo sanitario, ha sottolineato che: «Il Piano Strutturale è lo strumento per attivare politiche per lo sviluppo di Chianciano Terme. L’idea è quella di una multicittà ingrata il cui valore aggiunto è rappresentato dal rilancio dell’attività termale Faremo incontri con la cittadinanza e con le varie associazioni che rappresentano interessi e bisogni, al fine di coinvolgerle nelle scelte strategiche. Tra le azioni principali si confermano: la realizzazione delle piscine termali, il progetto per piazza Italia e il palazzo dei congressi, che rimane una delle priorità di questa amministrazione i cui tempi di realizzazione non sono certamente indifferenti per rilanciare l’economia di Chianciano Terme».
L’arch. Andrea Filpa, nel presentare il lavoro d’analisi del territorio, che porterà all’individuazione delle Linee di Sviluppo che la cittadinanza vorrà per il proprio territorio, ha detto che: «A Chianciano Terme si sperimenterà per la prima volta questo nuovo strumento del governo del territorio. Il Piano Strutturale - ha precisato - non si limita a guardare al territorio solo sotto il profilo urbanistico ma guarda alla sua complessità e all’analisi di molte variabili come la tutela del paesaggio, l’assetto idrologico, il sistema dei trasporti e la mobilità dei cittadini. Di fondamentale importanza sono le variabili economiche, al fine di potenziare lo sviluppo e la crescita lavorativa della città. Il piano – ha proseguito – deve essere discusso dalla comunità perché è uno strumento che definirei politico-sociale, oltre che urbanistico e tecnico. Il nostro compito sarà quello fare una serie di proposte basate su componenti conoscitive importanti; queste verranno poi discusse dalla collettività (la Legge Toscana è molto precisa su l’iter da seguire). Per completare il quadro conoscitivo è necessario approfondire tre fattori: componente politica (i grandi obiettivi e la risoluzione delle problematiche, ovvero il “disegno di governo”), componente statutaria (parte operativa che concretizza interventi strutturali, obiettivi, prestazioni e criteri di gestione, ovvero quante abitazioni, strade, parcheggi, ecc. serviranno) e la componente strategica (strategia dello sviluppo territoriale: trasformazioni e requisiti)». 
Tutti i tecnici hanno evidenziato gli aspetti delle analisi di propria competenza, concordando che tra gli elementi emergenti nel Piano Strutturale vi sono: guardare oltre i territorio in cui è posizionata la stazione termale (Valdichiana, Valdorcia e zone limitrofe) con l’obiettivo di una fruibilità territoriale allargata, guardare alla qualità della vita dei cittadini e alla funzionalità degli spazi in base a chi li utilizza (famiglie, giovani, anziani, domanda di consumo tusistico): «Una molteplicità di fattori – ha detto l’economista Domenico Nevoso - che hanno l’obiettivo di pensare ad un progetto dinamico in termini imprenditoriali perché oggi il mercato si modifica a ritmi molto rapidi e Chianciano Terme, vista il trend di questi ultimi anni, ha bisogno di “cambiare le sue strutture” perché siano rilevanti e uniche le motivazioni che muovono cittadini e turisti a scegliere una città piuttosto di un’altra (città termale, città congressuale e città dello sport e tempo libero). Chianciano Terme – ha concluso – dovrebbe diventare una “città multimercato”, ma vorrei ricordare che la variabile” tempo” è determinante perché questa città non può permettersi di perdere altro tempo».


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