In un momento di svolta ma anche di profonda incertezza per l’istituzione scolastica il libro di Gianni Resti ci restituisce alla consapevolezza della necessità di coniugare il passato con il futuro.
L’autore lo fa grazie a trenta piccole storie che narrano di maestri, di professori, alunni e genitori che hanno fortemente contribuito allo sviluppo della scuola pubblica. Così già dal primo racconto saremo catapultati in un’epoca trascorsa ma che pur sentiamo ancora nostra; la scuola elementare, il periodo dell’incantamento, del sogno della conoscenza e della magia contenuta negli apprendimenti elementari. Tutto a testimonianza del cammino lungo e faticoso compiuto dalla scuola come luogo riconosciuto e condiviso di istruzione senza tralasciare un autentico affresco del secolo appena concluso con le sue guerre, i suoi protagonisti, le sue tragedie ma anche con le sue importanti conquiste sociali, culturali e tecnologiche, che caratterizzano la scuola di oggi.
I vari racconti si intrecciano sapientemente a comporre il quadro di un universo culturale, quello scolastico, in forte mutazione, nella convinzione che la forma narrativa sia la più idonea per accostarsi a una realtà che si incide profondamente nel vissuto di ciascuno, e che questo volume restituisce nelle sue infinite e sorprendenti sfaccettature.
Il risultato sono storie semplici, dagli esiti molto diversi, ma tutte capaci di attrarre il nostro ascolto, di interessare e talvolta commuovere.
La ricerca privilegia le fonti della storiografia pedagogica non attinta solamente “da carte ingiallite d’archivio”, ma arricchita dalla memoria emozionata degli stessi insegnanti che hanno trascorso una vita intera ad educare generazioni di studenti. Il tutto con linguaggio chiaro e scorrevole.
“Racconti di scuola”, attraverso il filo sottile del ricordo sa davvero offrirci un prezioso documento storico facendo riscoprire ai più giovani i valori profondi dell’animo e permettendo a tutti gli altri di riassaporare ricordi conservati nella memoria e nel cuore.