La ricorrenza del 25 aprile quest’anno celebra il 60° anniversario della Repubblica e della Costituzione e per l’occasione il Comune di Chianciano Terme, in collaborazione con l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia ed il Circolo Legambiente di Chianciano, che hanno curato l’organizzazione, ricorderanno la Liberazione con una cerimonia ufficiale e una visita ad uno dei luoghi simbolo della resistenza per questo territorio: Pietraporciana. Benché situato nel territorio del comune di Sarteano, il podere è sempre stato considerato il luogo della memoria storica della comunità chiancianese tanto che fino agli anni settanta l’area dell’ex casa colonica è stata teatro delle celebrazioni del 25 Aprile e a partire dalla seconda metà degli anni novanta l’area di Pietraporciana è stata inserita nel Sistema delle Riserve Naturali delle Province di Siena e Grosseto. La ricorrenza del 25 aprile vedrà quindi coinvolta l’amministrazione comunale in un momento solenne a Pietraporciana (ore 13.00) con la deposizione di una corona d’alloro alla memoria sulle lapidi apposta nella facciata del podere che venne utilizzato come comando della formazione Partigiana “Mario Mencattelli”, oggi diventato un centro di molteplici attività della riserva naturale di Pietraporciana e sede del laboratorio didattico della Storia del Territorio. Seguirà il pranzo (ore13.15 ad offerta) e nel pomeriggio (ore 15.30 ci sarà una visita guidata alla struttura rinnovata dalla precedente amministrazione comunale, oggi gestita dalla Cooperativa Di Vittorio.
L’ex podere Pietraporciana faceva parte della vasta tenuta “La Foce” di proprietà dei Marchesi Antonio ed Iris Origo, ed è ubicato nel territorio tra Pienza, Chianciano Terme e Sarteano. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, quando fu organizzata la resistenza armata nella zona della Valdichiana e della Val d’Orcia, i Marchesi Origo misero a disposizione dei gruppi armati mezzi di sostentamento ed alcuni poderi da utilizzare come basi fisse della resistenza; tra questi, era compreso anche il podere in zona Pietraporciana, divenuto sede del comando partigiano di liberazione. Qui il 27 giugno del 1944 si svolse la battaglia che portò alla definitiva liberazione di Chianciano Terme (proclamata il successivo 29 giugno). Nell’ottobre del 1985 è stato perfezionato l’atto con cui la Marchesa Iris Origo e le figlie Donata e Benedetta, hanno donato al Comune di Chianciano il podere e circa tre ettari di terreno. Il Comune di Chianciano Terme, dopo aver ristrutturato l’edificio, in collaborazione con la Provincia di Siena, hanno reso possibile l’utilizzo della struttura come laboratorio didattico di Storia del Territorio ed oggi è luogo di promozione, conservazione e valorizzazione dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico, culturale e naturalistico e non ultimo importante “luogo della memoria”.