Sono paragonabili a fuochi d’artificio le novità che giungono dal 47° Palio dei Somari, in programma domenica. Come i “botti”, infatti, le notizie sugli accoppiamenti – ormai definitivi – tra contrade e fantini fanno molto rumore e rendono ancor più elettrizzante il clima della festa. Il lungo silenzio, la cortina di no – comment che aveva accompagnato il “valzer delle monte”, aveva lasciato immaginare grosse sorprese ma forse anche stavolta la realtà è andata oltre la fantasia. Il colpo più grosso l’ha sicuramente messo a segno la contrada di Stazione che si è assicurata addirittura il vincitore del Palio 2005, quell’Andrea Peruzzi (detto “Drago”) già autore di una storica tripletta con i colori di Cavone, dal ’98 al 2000. Dunque la contrada più popolosa di Torrita, già 8 volte prima al bandierino, vuole portare nel suo territorio il palio dipinto da Nevio Bedeschi e, pur conoscendo le insidie della corsa con i somari, intanto ha messo il suo giubbetto al pezzo più pregiato disponibile sulla piazza. Ma anche Refenero, acerrima rivale dei bianco – rosso – blu e “nonna” del Palio (è a secco dall’85) fa notizia rinunciando alle prestazioni dell’ormai ex-golden boy Alessandro Guerrini: la dirigenza guidata da Michele Battenti ha richiamato un giovane di contrada, Fausto Paolucci detto “Fafà”, personaggio motivatissimo dall’appartenenza ai colori bianco – celesti. Perso Drago (che, a quanto si dice, già a fine 2005 aveva raggiunto l’accordo con Stazione), Porta a Pago non rinuncia a coltivare il sogno di una storica doppietta e da vita ad una sorta di scambio con Stazione: in rosso verde approda dunque il coriaceo Roberto Calderini detto “Cardella”, proveniente da Trequanda e quindi capace di non farsi influenzare troppo dagli umori di contrada.
Anche le mosse di Porta Nova erano molto attese e la contrada bianco – nera ha tenuto tutti col fiato sospeso fino a che non ha ufficializzato l’accordo con Luca “Ciclone” Tonialini, vincitore nel ’97 per Porta Gavina. I rossoneri di Marco Ciardi confermano Roberto Vatrò detto “Cicchetto” che, in caso di sorteggio favorevole, potrebbe diventare un cliente difficile per chiunque. Invece Cavone volta pagina, congeda il simpatico Claudio Zullo “Zazà” e si affida ad un giovane contradaiolo, l’ex-sbandieratore Daniele Rosignoli detto “Fischino”. Da tenere sempre nella massima considerazione Fonti, vincitrice di 3 palii, dal 2001 al 2004, grazie ad una fantino straordinario come Roberto Goracci “Bacchino” che anche quest’anno indosserà i colori biancorossi della sua contrada.
Infine Porta a Sole vorrebbe festeggiare al meglio il decimo anniversario della sua ultima vittoria e da fiducia a Francesco Mazzolai detto “Tremendo” ma sono in molti a giurare che per lo “straordinario” del 3 giugno, quello dei festeggiamenti per i 40 anni del Palio, in giallo blu ci sarà proprio “Carpaccio”, al secolo Luciano Baccheschi, ovvero il fantino vincitore del 1996.
Il programma di venerdì è tutto incentrato sulle cene propiziatorie che ciascuna contrada allestirà in sede a partire dalle 19.30. E a proposito di banchetti, si è ripetuto anche quest’anno il grande successo del convito medievale di sabato sera i cui 100 posti sono già praticamente tutti esauriti: si cenerà nel cuore della storica Via S.Martino, al lume di candela, in piatti di coccio e posate di legno, serviti da figuranti in costume, potendo stare al tavolo con dame e cavalieri e gustando zuppa di farro, bocconcini di maiale alle mele di Pratomagno e altre squisitezze accompagnate da vino speziato.