Il Sindaco di Castiglion Fiorentino interviene sulla questione della quota fissa per scarichi industriali introdotta ormai da tempo per quanto riguarda le utenze idriche della provincia.
“La quota fissa, la cui prima approvazione risale a una deliberazione del 30 settembre 2002, parlava unicamente di utenze industriali. Questa specifica tariffa per gli utenti produttivi parte da un presupposto contenuto nella legge 36 ed è di fatto una semplificazione di una tariffa che avrebbe dovuto essere articolata per quantità e qualità di scarico – dichiara Brandi - In seguito, con un successivo atto, quello del 22 aprile 2005, l’assemblea dell’AATO ha stabilito di estendere l’applicazione della quota fissa a tutta una serie di utenze industriali, zootecniche, alberghiere, pubbliche, commerciali e artigianali. A seguito di questo atto, la società di gestione ha iniziato a fatturare gli anni 2003, 2004 e 2005, aggravando di non poco le bollette per numerosi utenti. Alla resa dei conti, questo tipo di intervento sta producendo, oltre che un diffuso malumore, anche una serie di palesi e paradossali situazioni, per cui piccole utenze come uffici, negozi, laboratori e sedi di associazioni sono state chiamate a pagare una quota fissa ben più alta dei reali consumi. Siamo di fronte ad una situazione di scarsa equità, che deve essere corretta. E’ dunque opportuno riprendere la revisione del Piano di Ambito e fare oggetto di riesame l’intera materia. Credo infatti – conclude Brandi - che sia compito dell’Assemblea dei Sindaci rivedere anche le proprie decisioni quando queste creano scarsa giustizia tra gli utenti del servizio, facendo pagare loro consumi inesistenti. Confido che con la prossima assemblea dell’AATO possa iniziare un percorso di revisione della quota fissa per scarico industriale la quale, così come è stata concepita fino a oggi, appare profondamente sbagliata”.