Una scolaresca di ben 22 bambini e le loro insegnanti della Scuola Comunale dell’Infanzia di Chianciano Terme in visita al reparto di pediatria e di ostetricia all’ospedale “Amico del bambino” di Nottola. I bambini sono stati accolti la scorsa settimana dal dott. Igino Giani, primario di pediatria e dalla pediatra dott.ssa Monia Carlini, che ha accompagnato i piccoli sia nel reparto di pediatria che in quello di ostetricia, dove la scolaresca si è soffermata ad ammirare la grande vasca dove le future mamme travagliano prima di partorire. La visita, promossa dalle insegnanti, è stata effettuata a completamento di un percorso didattico finalizzato alla conoscenza dei meccanismi della nascita, ma anche al fine di rendere familiare la struttura ospedaliera pediatrica ai bambini stessi. «Da tempo l’ospedale accoglie visite programmate di scolaresche - afferma il dott. Igino Giani – il nostro ospedale è “vicino alla gente”, ovvero aperto anche per occasioni di questo tipo che contribuiscono a rendere eventuali ricoveri dei piccoli più sereni e tranquilli». Il reparto di pediatria di Nottola proprio in questi giorni, dopo aver ottenuto il riconoscimento da parte dell’Unicef quale “Amico del Bambino”, è stato nuovamente sottoposto alla verifica consueta dell’organizzazione per mantenere questa denominazione.
«Da tempo siamo impegnati in diversi progetti – continua il dott. Giani – come il sostegno dell’allattamento al seno che ci consente di diffondere un dato importate: il 91% delle mamme che escono dal nostro ospedale dopo aver partorito allattano al seno, l’8% prosegue con un allattamento misto e solo l’1% allatta artificialmente. Ma sosteniamo progetti come “Nati per leggere”, un progetto regionale che vede coinvolti nella lettura ad alta voce giovani studenti dell’Università degli Studi di Siena, finalizzato a creare momenti di tranquillità tra i piccoli ospiti del nostro ospedale ma anche volto a sensibilizzare i genitori affinché il libro venga utilizzato come strumento per l’acquisizione del linguaggio e sviluppare interessi reciproci e dialogo. È attivo anche il progetto “Scuola di genitori”, rivolto alle famiglie con bambini da zero a tre anni e stiamo lavorando al progetto “Ospedale senza dolore”, rivolto a genitori e bambini e finalizzato a sdrammatizzare l’intervento di tonsille o adenoidi. Nelle nostre corsie ci sono poi i “Clawn-dottori” tante mamme volontarie che fanno animazione nelle corsie. Senza dimenticare le competenze tecniche, anche una visita di scolaresche rientra nell’ambito dell’umanizzazione dell’ospedale. Questo nostro modo di porci ci permette di venire a contatto con tante realtà, ma anche con singoli cittadini che fanno anche donazioni ben gradite ai nostri reparti. Tutti questi progetti hanno come obiettivo quello di “stare vicino alla gente” per “non rimanere chiusi dentro le nostra mura”, solo così è possibile costruire percorsi condivisi e migliorare le nostre prestazioni».