Teatro della gara è stato una larga distesa verde. Per Sarteano si è trattato di una doppia novità: una competizione che ha preceduto quella canonica del 15 agosto e, allo stesso tempo, la scelta luogo diverso dalla consueta piazza Bargagli, molto più ampio e fruibile.
“La scelta di Pian di Mengole – osserva il sindaco di Sarteano Francesco Landi – è il frutto di un lavoro congiunto con le contrade, che ha consentito di raggiungere diversi traguardi: la ristrutturazione della sede sociale, i lavori di livellamento e delimitazione del nuovo campo di gara e, soprattutto, l’acquisto delle tribune necessarie allo svolgimento della manifestazione e per il quale va sottolineata la grande vicinanza di Banca Valdichiana. L’entusiasmo che si è generato intorno a queste sfide è contagioso, ha coinvolto tanti cittadini e anche tante altre associazioni, e ha trovato il suo culmine in questa prima gara straordinaria”.
Ospiti d’onore, quest’anno, sono stati i due consiglieri regionali senesi Simone Bezzini e Stefano Scaramelli, e due giudici d’eccezione: il sindaco di San Casciano dei Bagni Paolo Morelli e quello di San Quirico d’Orcia Valeria Agnelli.
La Giostra del Saracino è la rievocazione di antichi tornei equestri, che ricordano gli scontri tra i cavalieri e i saraceni. Il cavaliere si lancia con il cavallo al galoppo contro una statua di legno che rappresenta il saraceno, posta su un perno fissato nel terreno, con un "mazzafrusto" ovvero un grappolo di palle di legno nella destra e uno scudo nella sinistra. L’obiettivo è infilare, con una stoccata della lunga lancia, un anello che è posto in cima allo scudo; se il cavaliere sbaglia il colpo e prende il "buratto" questo girerà su se stesso colpendo alle spalle il cavaliere. Prima della gara le contrade hanno sfilato in costumi d'epoca insieme al carroccio trainato dai buoi con il palio: i capitani, le dame, gli sbandieratori, i musici, i giostratori e i palafrenieri con il cavallo della gara hanno percorso tutte le vie del paese.