Armati di smartphone, macchina fotografica e tanta curiosità, i bloggers potranno scoprire la tomba della Quadriga infernale, il castello, la maestà del Beccafumi, il museo o il Passkey art festival. Ci sarà anche lo spettacolo “Sogni e fuoco” della compagnia di teatro di strada dei Viatores (sabato 4 ore 18,30 al castello), preceduto da un saluto del sindaco Francesco Landi.
Il “Tripraduno” comincia con un lauto pranzo offerto ai bloggers, tutti ospitati dai ristoratori e dai proprietari di alberghi e agriturismo, felici di sostenere l’iniziativa. Per chi ha intenzione di seguire l’iniziativa a vario titolo, in ogni caso ci saranno forti sconti sulla ristorazione e l’ospitalità. L’intento è di far scoprire Sarteano dal punto di vista di chi ci vive: saranno gli stessi sarteanesi a guidare nel paese agli amici di Trippando, improvvisando una caccia al tesoro fotografica che potrà essere seguita sui principali social network attraverso gli hashtag #trippandoasarteano e #sarteanoliving. Giusta conclusione per il primo giorno del tour sarteanese sarà nell’imponente castello, dove i bloggers potranno visitare la mostre “il Castello dei sogni” (quaranta opere di De rosa, Brancolini e Calli). C’è poi “Nexiture” di Vinicio Momoli alla sala mostre. Entrambe sono legate a Passkey art festival, progetto che coinvolge anche Montepulciano, Chianciano Terme, Cetona e San Casciano dei Bagni. In programma mostre di artisti affermati ed emergenti accanto a un cartellone fitto di eventi, spettacoli e laboratori.
I bloggers assisteranno inoltre, sabato sera, alla Cerimonia di riconciliazione delle contrade, celebrata dal vescovo Stefano Manetti, dopo la disputa del 15 di agosto. Particolarmente impegnativa sarà la domenica: dopo una visita al Museo archeologico e alla Tomba della Quadriga infernale, la riserva naturale di Pietra Porciana chiuderà il week end con un pranzo. Alle 15 i bloggers saranno nei locali della sala nostre, dove il sindaco Landi farà loro un saluto. “La filosofia di Sarteano Living – osserva il Landi - è proprio questa: far conoscere ed apprezzare Sarteano nella sua spontaneità anche attraverso strumenti e canali diversi dai soliti, partendo dallo stile di vita locale e dalle persone che lo incarnano”.