Jacqueline Kennedy rievoca la sua storia, il rapporto con John Kennedy, il tragico omicidio del Presidente seduto al suo fianco, le scappatelle del marito con Marilyn Monroe... tutto questo nel fiume di parole scritto da Elfriede Jelinek, l’autrice austriaca premio Nobel per la letteratura.
A portare in scena “Jackie e le altre” è Andrea Adriatico, al festival “Orizzonti” di Chiusi (Siena), il 6 e 7 agosto, in piazza Duomo (info: 0578-226273). In scena, Anna Amadori, Olga Durano, Eva Robin’s e Selvaggia Tegon Giacoppo. Costumi di Angela Mele; suono e scene Andrea Barberini. Lo spettacolo è prodotto da Teatri di Vita, in collaborazione con Fondazione Orizzonti d’Arte; Festival Focus Jelinek; e il sostegno di Comune di Bologna – settore cultura; Regione Emilia Romagna – servizio cultura; Ministero per i beni e le attività culturali.
“Jackie e le altre” è la seconda tappa del progetto che Andrea Adriatico dedica a Elfriede Jelinek, dopo “Delirio di una TRANS populista”, andato in scena in giugno a Bologna all’interno del festival “Cuore di Brasile”, protagonista Eva Robin’s. Il progetto prevede una terza tappa conclusiva in autunno.
I personaggi di Elfriede Jelinek non sono altro che corpi che danno parole.
Le loro parole cercano identità, non personificazioni.
Jelinek congela la storia e procura una visione “mitica” dell’esistenza.
Come con Jackie Kennedy Onassis, eroina e metafora del femminile contemporaneo. O con Jörg Haider, il leader austriaco preda di un delirio populista alla nazione.
Il nostro raccontare il mito parte da qui, da queste parole, da uno sguardo tagliente sul mondo, deluso, scanzonato, eppure acuto, che sa di vita.
Parte dalle nostre Jackie.
E dalle altre... in una moltiplicazione, infinita: IO. LEI. L’ALTRA...