Un giornalista
precario, per una
sera, si trova a
sostituirenella
rassegnastampa il
suo direttore,
penna illustre e
raccomandato
diferro. Così
quelloche poteva
essere un collage
di articoli
rassicuranti einutili
si trasformain una
antologia
anarchica di
notizie censurate
e
nascoste.Saltando
da unritaglio di
giornale a un altro
Andrea Muzzi
passa inrassegna
tutti i vizie i mali
del nostro paese
(la politica e il
malaffare,
ildisastro
dellascuola
pubblica, il vizio
italiano della
raccomandazione,
i40enni chevivono
ancora con i
genitori, gli schiavi
del call
center)tratteggia
ndo unesilarante
ritratto dell’Italia
di oggi. Il
racconto
èaccompagnato
daipensieri del
giornalista che
appaiono su uno
schermo,
comeesilaranti
flash,nella forma
delle vignette di
Sergio Staino.
Scritto dallostesso
Muzzi conMarco
Vicari (autore di
Zelig), e con
laregia di
SergioStaino,
lospettacolo
mescola comicità
e satira, partendo
dallecontraddizioni
delmondo
dell’informazione.
Che paese è
quello in cui i
Tgparlano solo
disondaggi
truccati, cucina,
vip e cuccioli di
animali?
Ilgiornalistaprecari
o Muzzi ci dà la
sua versione.
Quella di chi
lanotizia la
subisce.
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