«Il Consorzio di Bonifica della Valdichiana Aretina è un ente giovane che si sta occupando di mantenere in sicurezza numerosi corsi d’acqua. Riteniamo che meriti fiducia e chiediamo ai cittadini di valutare oggettivamente il lavoro fatto e i progetti per i prossimi anni». Fortunato Angelini, presidente dell’Urbat (l’ente che riunisce i Consorzi di Bonifica della Toscana), interviene così sulle polemiche di questi giorni e sui ricorsi annunciati da diversi cittadini contro il contributo di bonifica del Consorzio di Bonifica Valdichiana Aretina.
«I soldi dei Consorzi derivanti dal contributo di Bonifica pagato dai cittadini consorziati – continua Angelini - vengono investiti per il 75% nella manutenzione di corsi d’acqua e gestione di opere idrauliche. Solo lo 0,5-0,6% dei bilanci serve a sostenere il costo degli organi consortili. Relativamente ai compensi poi, solo il presidente del Consorzio ne riscuote uno, mentre i consiglieri svolgono il loro ruolo a titolo gratuito. Sono cifre che pochi altri enti possono vantare e che andrebbero analizzate al di là di prese di posizione strumentali e generiche. Tornando alla Valdichiana Aretina poi, a breve ci saranno anche le elezioni per il rinnovo degli organi del Consorzio nelle quali i contribuenti potranno democraticamente scegliere i propria rappresentanti».
Relativamente al contributo di bonifica, questo viene richiesto annualmente a ogni consorziato secondo l’entità del beneficio che il suo immobile riceve dall’attività del Consorzio, attraverso il piano di classifica approvato dagli enti locali che hanno il compito di controllo sugli atti. Il contributo, essendo dovuto a un Consorzio obbligatorio, è interamente deducibile dal reddito in occasione della denuncia annuale.
Per informazioni: www.urbat.it.