L’arte trova così una galleria d’eccezione, un palcoscenico vanitoso e mondano, come i salotti dell’arte romana degli anni 50 e 60. Il ponte ideale tra sublimazione e mercato, bellezza da indossare e bellezza da idealizzare, la sintesi più raffinata dei loro linguaggi rimane sempre la creatività, quello che cambia è il luogo ed il contesto, una scenografia insolita, dove il desiderio nasce e si soddisfa.
Dopo la fortunata esperienza dell’arte pop di Loris Manasia ed in attesa della prima opera in permanenza, il Cantiere 75, divenuto Contemporanea per assecondare la sua profonda vocazione artistica, si prepara ad ospitare gli Specchi Alieni di Costanza Savio.
Un trionfo estetico: il design moderno ed accattivante del Cantiere come la giusta cornice per opere d’arte-gioiello, a prima vista simboli religiosi di civiltà aliene.
Il soggetto principale è lo specchio; lo specchio come superficie ideale per l'introspezione, una manifestazione artistica che, per un verso, richiede, quasi a compimento della stessa, il coinvolgimento diretto dell’osservatore, e per l’altro, esplicita l’incompiutezza dell’opera o più semplicemente la sua complementarietà al contesto nel quale è inserita.
Gli specchi alieni della Savio evocano, in altri termini, la partecipazione dell’uomo a una realtà molto più ampia, ancorché sconosciuta.
I materiali che Costanza usa sono soprattutto legno, vetro e plastica termo-fusibile. Quest’ultima viene trattata e modellata come una colata di bronzo. Specchi bellissimi e preziosi soprattutto per il loro concept, un interessante percorso poetico, una ricerca che mira ad esprimere, in suggestive forme artistiche, l’intima correlazione tra l’uomo e il cosmo.
Sorprendente la minuzia della lavorazione, così come la capacità visionaria dell’artista, che, usando materiali poveri, è capace di dare alla materia forme, colori e significati sorprendenti.
La mostra, a cura di Federico Marconi, si inaugurerà sabato 7 febbraio, a partire dalle ore 16:00, presso la boutique Cantiere 75, voluta fortemente dalla proprietaria Paola Fatichenti, sempre attenta ai giovani artisti contemporanei.
Un’arte che diventa consumabile, indossabile, un vero e proprio linguaggio, come il vestirsi o il voler piacere, in un’epoca in cui l’artista tende sempre di più ad allontanarsi dal suo genio isolato ed irraggiungibile, e decide di scendere in mezzo alla gente, cercandola nelle loro abitudini più quotidiane, come quella di comprasi un nuovo abito.
CANTIERE75 di Paola Fatichenti
Via Morgantini, 62
Chiusi (Siena)
Tel. 0578/227284
info@cantiere75.com – www.cantiere75.com