Dopo "La Forza Tranquilla" di Patrizia Mari (Editrice Le Balze) pubblicato l'anno scorso in occasione della Festa della Donna e dedicato alle donne di Chianciano Terme, l'autrice presenta, sempre in occasione della Festa della Donna, domenica 7 marzo 2004 alle 17,30 - al Teatro Cesare Caporali di Panicale, un secondo lavoro sempre sulla raccolta delle testimonianze delle donne vissute questa volta a Panicale, il piccolo borgo del Trasimeno. Il libro si intitola “La quiete sul lago. Racconti e immagini di donne a Panicale nel Novecento” (Editrice Le Balze), è stato promosso dal Comune di Panicale e patrocinato dalla Regione Umbria, Provincia di Perugia e Centro Pari Opportunità di Perugia. Oltre all’autrice e alle donne intervistate sono state invitate diverse consigliere alle Pari Opportunità sia della Regione Toscana che dell'Umbria. Sarà presente anche Licia Rossi, vicepresidente alle Parità della Regione Toscana, la consigliera delegata alla parità della Regione Umbria, Marina Toschi, l’assessore alle Pari Opportunità della Provincia di Perugia, Maria Pia Bruscolotti, la consigliera del Centro Pari Opportunità di Perugia, Valeria Paletti, l’assessore alla cultura e alle pari opportunità del Comune di Panicale, Francesca Caproni.
Il libro La quiete sopra il lago ripercorre brevemente la storia del femminismo, il cammino verso l’emancipazione, le battaglie per la conquista dei diritti, il ruolo della maternità, le professioni femminili, la battaglia per la cittadinanza e il diritto al voto, il ruolo delle donne nelle guerre mondiali e durante il periodo fascista. Attraverso una breve evoluzione della società di Panicale tra Otto e Novecento, è stato evidenziato il ruolo della donna a partire dalla società contadina (il valore del tempo, della famiglia, la trasformazione avvenuta nel seconda guerra), sino ai giorni nostri (impegno nelle istituzioni e nell’associazionismo). Dall’analisi antropologica La donna contadina a Panicale: il lavoro e la famiglia a cura di Maura Lepri, emergono le tecniche utilizzate nei tipici lavori femminili (l’organizzazione della casa, l’alimentazione, il bucato, la filatura della lana, la preparazione del pane). Apre i Racconti e le immagini delle donne di Panicale Anita Belleschi (in copertina) promotrice della scuola di ricamo a mano su tulle (Art Panicalensis), che contribuì alle sviluppo sociale ed economico di molte donne (scheda curata da Luigina Miccio). Seguono altre storie di donne, nate e vissute a Panicale dall’inizio del Novecento ad oggi.
La narrazione - sviluppata attraverso il raccontare sé stesse - evidenzia non solo gli aspetti legati agli affetti personali, ma al modo di vita che ciascuna ha fatto; particolare attenzione è stata data ai racconti che riportano la memoria alle esperienze durante il periodo del fascismo, della guerra, della resistenza. Né scaturisce una immagine di donne che hanno sempre lavorato duramente, si sono ingegnate, inventate arti, hanno dato il proprio contributo per mantenere viva l’attività culturale – basti pensare all’attività per il recupero del teatro di Panicale, all’impegno nell’associazionismo (Comitato di Gemellaggio, Compagnia del Sole, Accademia Masoliniana). Un impegno costante, accanto agli uomini di Panicale, per contribuire a porre le basi per far ritornare a splendere uno dei borghi più belli del “sopra” il Lago Trasimeno.
Scrive Patrizia Mari nel libro a proposito delle storie delle donne di Panicale: «Sono donne che hanno lavorato e lavorano, faticano, sacrificano se stesse; donne che con la serietà, l’onestà la voglia di emergere e di migliorarsi s’impegnano per migliorare tutto il contesto in cui vivono; donne umili, spavalde, introverse, appariscenti, modeste, sincere, maliziose, donne pronte a battagliare, a correre; donne che hanno rubato e rubano il tempo ai propri i figli, ai compagni, ai mariti, alle famiglie, a se stesse, per affermarsi e trovare la propria identità. Donne vive, amareggiate, deluse, vitali o spente; donne violate, rubate alla vita anche in giovane età, ammazzate dall’amore o dall’incomprensione. Per tutte queste donne, perché non si perdano come quelle dei secoli scorsi mai consegnate dalla storia, perché possano rimanere “vive” nella memoria, lasciamo una pagina “bianca” in questo libro, in modo che ciascuna possa incominciare la propria storia, perché la storia di ognuna è una grande storia».
Curriculum Patrizia Mari
Patrizia Mari (Milano), giornalista. Si è trasferita prima in Toscana (Chianciano Terme) poi in Umbria (Castiglione del Lago), dove oggi vive. Si è laureata in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Siena in Storia del giornalismo, discutendo una tesi dal titolo: “Le radio private nel sistema radiotelevisivo internazionale (1966- 1990), Il caso di Radio Umbria.” Relatore Prof.ssa Donatella Cherubini, Correlatore Prof. Antonio Cardini.
Ha lavorato nei settori: radiofonico (emittenti locali e a copertura nazionale, agenzie radiofoniche e studi di registrazione); televisivo (conduzione programmi, redazioni giornalistiche); agenzie di stampa (Akropolis) e testate giornalistiche di Toscana ed Umbria; Enti Pubblici (Ufficio Cultura del Comune di Chianciano Terme, Ufficio Stampa della Provincia di Perugia).
Attualmente è responsabile dell’Ufficio Stampa del Comune di Radicofani e svolge un incarico presso l’Ufficio Relazioni Esterne, Editoria e Centro Stampa della Provincia di Perugia.
Ha collaborato alle seguenti pubblicazioni: Inventario analitico di Luigi Antonio Paolozzi (1709-1765), Archivio storico Comune di Chianciano Terme, Università degli Studi di Siena, Facoltà di Lettere e Filosofia, Giovanni Catoni, 1997 (inedito); Ripassare le acque, Chianciano Terme: storie, persone, immagini (a cura di) Alessandro Simonicca, Rossana Bonadei, Milano, Franco Angeli, 1999; Giornalisti in facoltà 2000-2001, (a cura di) Donatella Cherubini, Collana di “Studi e ricerche” Dipartimento di scienze storiche giuridiche politiche sociali Di Gips, 2002; La passione d’aver libri (AA.VV.), Siena, Gli Ori editore, 2002; Peppino Ortoleva e Barbara Scaramucci (a cura di) Enciclopedia della Radio Garzanti, Milano, Garzanti Editore, 2003. Ha pubblicato per questa casa editrice La Forza tranquilla. Racconti e immagini di Chianciano Terme attraverso le sue donne, Le Balze, 2003.