Sarà presentato sabato 27 dicembre alle ore 17 presso la Sala De Vegni (Piazzolina dei Soldati - Centro Storico) il volume “Pirandello a Chianciano Terme. La Chianciano Terme dei primi del '900 attraverso gli occhi e la penna di Luigi Pirandello” (Ed. Biblos, 2008). Nell'occasione sarà presentato anche il percorso Pirandelliano che si snoda nel centro termale. Sarà presente il Professor Giuseppe Maria Della Fina, Direttore del Museo Faina di Orvieto (Terni). L'iniziativa, che rientra nel programma de La Dolce Via a Chianciano, sarà realizzata grazie al'APT Chianciano Terme Val di Chiane e al Comune di Chianciano Terme. “La presentazione ufficiale del percorso Pirandelliano del Centro Storico – afferma l'Assessore alla Cultura Lorenzo Meacci - , è il primo passo verso il tentativo di riqualificazione turistica e culturale della parte più antica della città che avviene contestualmente alla creazione del Centro Commerciale Naturale del Centro Storico stesso”. Due i racconti che Pirandello ha scritto pensando a Chianciano Terme. Pallino e Mimì e Acqua Amara, entrambi contenuti nella raccolta delle Novelle per un anno. “Il vecchio borgo di Chianciano dell'inicio del ventesimo secolo – scrive Meacci nell'introdurre il volume – era lo stage sul quale si muovevano gli inconsapevoli attori dei due racconti, quasi due atti unici, che Pirandello scrisse durante il suo soggiorno. Scrive lo studioso di storia locale Alberto Fabbri: «Il grande scrittore siciliano frequentò Chianciano nell'anno 1905 quando vi condusse la moglie Antonietta, afflittà da incipiente paranoia, e i tre figli. La famiglia alloggiò per quasi due mesi di quell'estate nella Pensione Brugi Ronchi “dirimpetto alla Collegiata”, “nel paesello annidato sul colle ventoso”, oggi impropriamente chiamato “centro storico”».