
"Terre di Toscana, strumenti per la pace", verso il gemellaggio con la Palestina
Il gemellaggio tra le località palestinesi di Betlemme, Beit Leed e del campo profughi di 'Azza e i Comuni e le associazioni di Valdichiana e Amiata Val d'Orcia, che insieme hanno dato vita al progetto di cooperazione internazionale "Terre di Toscana, strumenti per la pace", è sempre più vicino. La firma ufficiale del documento d'intenti è avvenuta nei giorni scorsi al Palazzo dei Congressi del Parlamento Europeo di Strasburgo in occasione delle "Giornate europee dello sviluppo", che hanno avuto il loro culmine nella cerimonia dedicata al riconoscimento delle proposte di gemellaggio a livello europeo. Il progetto, presentato dalle amministrazioni della Valdichiana e della Val d'Orcia, con al loro fianco il supporto e la condivisione di associazioni di volontariato e organizzazioni non governative, è stato scelto insieme ad un centinaio di altre proposte tra le oltre seicento pervenute al Parlamento Europeo.
"La firma di questo documento – ha detto Nicola Censini, coordinatore del progetto "Terre di Toscana, strumenti per la pace" – segna un ulteriore avvicinamento verso quelle località della Palestina con le quali già da tempo abbiamo avviato contatti e iniziative di cooperazione. Un altro passo significativo che ci conferma la validità del lavoro svolto fino ad ora e ci stimola sempre di più ad andare avanti nella direzione intrapresa". "Le giornate passate a Strasburgo – continua Censini – ci hanno permesso di agganciare rapporti con le istituzioni europee, a partire dalla vice presidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, che ha dimostrato di apprezzare il nostro progetto auspicando anche collaborazioni per il futuro. Significativo anche l'incontro con Ahmad Al Azza, rappresentante della piccola comunità di profughi di 'Azza in Palestina, che ha firmato il documento d'intenti anche in nome delle altre comunità gemellate".
"Un riconoscimento importante – afferma Giordano Santoni, sindaco di Torrita – per una iniziativa nella quale abbiamo investito fin dall'inizio grandi energie ed entusiasmo. Credo che il risultato più significativo stia nel fatto che più amministrazioni, un intero territorio, abbiano dato vita insieme ad uno unico progetto di cooperazione internazionale". "Non meno importante – prosegue il primo cittadino – il carattere innovativo del progetto stesso, che ha avuto al centro iniziative rivolte soprattutto ai giovani, con l'obiettivo di non fare della semplice beneficienza ma di contribuire a far crescere la cultura e sviluppare la creatività in quelle aree, come la Palestina, ricche di potenzialità inespresse".