Dichiarazione del Sindaco Brandi
in merito ai percorsi archeologici della Provincia
- Ho appreso dagli organi di stampa che è stato siglato un accordo tra le Amministrazioni Comunali di Arezzo e Cortona per la promozione delle due mostre archeologiche della Minerva e dei tesori dell’Ermitage. Tale intesa prevede un biglietto unico, un piano di comunicazione integrato, pacchetti turistici e la collaborazione a fini promozionali dell’ACI.
Mi sembra che si vada nella direzione giusta, è ormai da tempo che si auspica da più parti la valorizzazione piena della rete museale ed eventi in grado di utilizzare al meglio il nostro grande patrimonio culturale.
Riguardo all'archeologia rammento ancora con nostalgia la bellissima iniziativa “Etruschi in Terra di Arezzo”, un percorso che a partire da Cortona raggiungeva il Casentino.
Oggi, con questa intesa, viene riproposto un programma che parte dalla bellissima struttura del MAEC di Cortona ed arriva alla Minerva di Arezzo. Un viaggio nella storia di grandissimo interesse, c’è però un piccolo problema, tra Cortona ed Arezzo non c’è una terra incognita, una regione in cui come dicevano gli antichi “ci sono i leoni”, c’è invece un Comune come Castiglion Fiorentino che in questi ultimi anni ha puntato molto sulla risorsa cultura, ultimo esempio l’apertura della sezione medievale del Museo Archeologico.
Investimenti importanti che hanno consentito nel 2008 di staccare quasi 10.000 biglietti nella nostra rete museale, che ricomprende Pinacoteca, Museo Archeologico, Museo di Arte Sacra e Area Monumentale del Cassero.
Non ci sembra un risultato trascurabile a confronto anche di altre strutture ben più conosciute.
Come Sindaco avrei preferito che in un percorso come quello che è stato individuato tra Arezzo e Cortona non venisse saltata una tappa così importante come Castiglion Fiorentino.
Comprendo bene che questo accordo trova il suo fondamento nel fatto che Arezzo e Cortona hanno organizzato due grandi mostre, per cui ha una sorta di limite temporale, ritengo però che ai tanti visitatori poteva essere data l’opportunità di sapere che tra le due importantissime lucumonie esisteva un altro insediamento etrusco che ha, tra le sue caratteristiche, quella di possedere un frontone quasi integro di un tempio.
Mi pare che sia mancato un po’ di coordinamento e di attenzione, però al di là di tutto rimane aperto un problema di grande rilievo. E’ arrivato il momento che l’APT, insieme alla Provincia con funzioni di direzione ed i Comuni interessati, si pongano davvero il problema di un itinerario degli Etruschi nella nostra provincia. Qualche passo notevole in questo senso è stato fatto, proprio in queste settimane vi è una grande promozione del nostro patrimonio storico nelle maggiori capitali europee, così come un forte lancio verrà fatto nella “Fiera del Turismo Archeologico di Paestum”, l’APT in questo senso sta dimostrando una grande vitalità.
Tutte iniziative buone e utili ma a mio avviso manca ancora un indirizzo capace di cogliere il meglio che la nostra terra può offrire, faccio mie le parole del Sindaco di Cortona quando afferma che “non si può fare turismo culturale se non sciogliendo i confini amministrativi”.
Credo che sia dunque giusto cominciare ad affrontare una questione sulla quale occorre una risposta certa che è quella del Parco Archeologico di Cortona, le cui ricadute sarebbero estremamente positive per tutto il territorio purché questo programma sia inserito in un ragionamento più ampio che riguarda il Distretto Archeologico della Provincia di Arezzo di cui l’itinerario Etrusco è parte fondamentale. E qui un ruolo lo devono svolgere anche i soggetti economici, le categorie, gli operatori del turismo. Fermarsi solo alle mostre non basta, oggi i visitatori chiedono qualcosa di più.
Se si perde di vista l’insieme rischiamo di non cogliere nemmeno la bellezza dei particolari - .
Paolo Brandi
Sindaco di Castiglion Fiorentino