
Valdichiana: rete per contrastare la violenza di genere
Firmato il protocollo d'intesa per promuove azioni condivise
per prevenire e contrastare il fenomeno
Chianciano Terme (Siena) – 15 ottobre 2008 – Grazie all'intenso lavoro svolto sotto il coordinamento del Servizio Associato Centro Pari opportunità della Valdichiana e l'attivazione del Tavolo interistituzionale contro la violenza alle donne, che vede la partecipazione dei rappresentanti dei Comuni del comprensorio e Enti che operano sul territorio della Valdichiana, quali Azienda ASL 7, Pronto soccorso, Consultorio, Società della salute, Forze dell’Ordine (Polizia di Stato e Carabinieri), Associazione Amica Donna, che svolgono attività di prevenzione, sostegno, accoglienza e assistenza alle donne, è stato raggiunto l'accordo che ha portato alla firma (questa mattina), il 15 ottobre a Montepulciano presso il palazzo comunale, di un Protocollo d’intesa tra i vari enti e associazioni, per costituire una rete per il contrasto alla violenza di genere. Erano presenti, Monica Rossi (presidente del Centro Pari Opportunità Valdichiana), Massimo Della Giovampaola (presidente Società della salute), Patrizia Porreca (presidente Associazione Amica Donna), Gian Guido Pintus (Direttore ASL 7 ). Per quanto riguarda le Forze dell'Ordine il protocollo è stato siglato a livello provinciale (il Protocollo sarà attivato in base alla Legge Regionale n. 59 del 16 novembre 2007). I firmatari del Protocollo d’intesa si prefiggono di costituire una rete tra i vari enti ed associazioni al fine di creare una sinergia tra gli stessi, con lo scopo di sviluppare la conoscenza del fenomeno della violenza e attivare ed armonizzare varie metodologie d’intervento, nel rispetto delle naturali vocazioni di ciascun partecipante.
Nel protocollo, ha sottolineato la presidente del Centro Pari Opportunità, Monica Rossi, è stata ripresa una nota citazione di Kofi Annan che afferma: “La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non conosce confini né geografia, cultura o ricchezza. Fin tanto che continuerà, non potremo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso l’uguaglianza, lo sviluppo e la pace.”
“La violenza contro le donne, intesa come violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica - si legge nel protocollo - assume dimensioni molto ampie e a fronte dei dati disponibili (seppur non esaustivi) sia a livello nazionale che provinciale occorre una crescita di sensibilità verso il fenomeno ed azioni concrete e concertate fra tutti i soggetti che, con ruoli e funzioni diverse, operano nel settore delle politiche sociali, culturali e nella tutela dell’ordine pubblico”.
Obiettivi
Tra gli obiettivi che verranno perseguiti con la rete vi è quello di sostenere e promuovere l’organizzazione di iniziative e campagne volte alla sensibilizzazione sul problema della violenza di genere, richiamando il concetto di salute proposto dalla O.M.S., secondo il quale la violenza non è solo violazione dei diritti umani ma anche causa di danni alla salute delle donne. In tale senso la violenza viene intesa come un comportamento influenzato da plurimi livelli che interagiscono fra loro: individuale, relazionale, comunitario e sociale. Questo “modello ecologico della violenza” evidenzia come la violenza di genere sia un fenomeno di alta complessità che richiede un lavoro sinergico di rete tra tutti i servizi e risorse presenti sul territorio.
Attività
Tra le attività della rete: promozione ed attivazione di percorsi di buone pratiche al fine di garantire un modello di accoglienza comune ed omogeneo; individuazione dei bisogni sociali provenienti dal territorio, al fine di promuovere ed attivare progettualità rivolte all’accoglienza di donne italiane o straniere con varie problematiche di maltrattamento; attivare momenti di ricerca sociale e rilevazione dei dati attinenti al problema della violenza di genere, per avere una migliore conoscenza del fenomeno sul territorio della Valdichiana; individuare i bisogni formativi degli operatori della “Rete” e promuovere momenti di studio e d’incontro per acquisire modalità operative omogenee, secondo gli indirizzi stabiliti dall’art. 9 della Legge Regionale n. 59/2007 (Norme contro la violenza di genere).
Impegni dei firmatari
Gli Enti e le Associazioni aderenti al Tavolo Interistituzionale contro la Violenza e firmatari del protocollo s’impegnano a: individuare uno o più referenti che partecipano stabilmente ai lavori del tavolo; fornire informazioni aggiornate sulle proprie attività/servizi e comunicare i successivi aggiornamenti; dare ampia informazione agli altri punti della rete sulle modalità d’accesso dei propri servizi; partecipare con il proprio personale alle azioni di sensibilizzazione e di formazione; collaborare alla definizione dei percorsi assistenziali e di cittadinanza relativi alla presa in carico delle vittime di violenza e ai successivi interventi.
Patrizia Mari