Più passa il tempo, più diventiamo consapevoli del fatto che non è compito delle Amministrazioni, dei partiti e della associazioni polemizzare, perdersi in sterili polemiche, ma tentare di risolvere i problemi della gente. Per questo non comprendiamo l’atteggiamento eternamente polemico del Comitato Tutela Valdichiana sulla vicenda riqualificazione dell’area ex Sadam.
Perché invece di tentare di “inchiodare il Sindaco ed i suoi collaboratori” (evitiamo la violenza del linguaggio per favore), non si apre una discussione seria sui punti che ancora oggi appaiono poco chiari? Perché si continua ad instillare il germe del dubbio nei cittadini? Da parte del Comitato si dice che non abbiamo rispettato l’atto di indirizzo del Consiglio Comunale. Se prendiamo invece l’accordo generale e quello locale, ci rendiamo conto che in essi sono ben contenuti i punti dell’atto di indirizzo. I nostri uffici per esempio hanno già iniziato i contatti per la valutazione di impatto sulla salute. Perché allora voler forzare i fatti?
Chiediamo a tutti di non sottovalutare l’intelligenza dei castiglionesi, i nostri cittadini sanno leggere e scrivere e non hanno bisogno di interpretazioni della realtà.
Vogliamo domandarci una volta per tutte perché, nel mentre i sindacati, la maggioranza delle associazioni agricole, la Provincia, la Regione, il Ministero, alcune associazioni ambientaliste (pur con dei distinguo), esprimono un giudizio non sfavorevole all’accordo, si continua in una polemica che assume sempre di più i contorni dell’attacco politico?
Tutti quelli che hanno espresso un giudizio positivo sono forse degli sprovveduti? Sono dei poveri ingenui? Sono gente senza cuore che non si interessa dell’ambiente e della salute? Forse sono tutto questo ma certamente non si sono venduti al miglior offerente.
Noi riteniamo che la realtà sia diversa da quella che qualcuno vuole dipingere. Oggi il problema è interrogarsi su cosa vogliamo per Castiglion Fiorentino nei prossimi anni. Noi vogliamo più lavoro, più sviluppo, più opportunità per tutti nella piena tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Il cammino verso un’eventuale autorizzazione alla centrale è ancora lungo, ci sono infatti molti passaggi da fare, per questo non ci stancheremo mai di chiedere alle associazioni ambientaliste, compreso il Comitato Valdichiana, di essere insieme ai lavoratori, a fianco dell’Amministrazione pubblica, affinché non rimangano ombre di dubbio o di incertezza su questo progetto. In particolare per quanto riguarda le ricadute ambientali, quelle sulla salute e sulla sicurezza dei dipendenti.
Per tale motivo, chiediamo al Comitato di ridurre il grado di intolleranza che rischia, questo sì, di intossicare questa vicenda. Lasciamo da parte gli interessi personali o di gruppo e guardiamo invece a quelle che sono le reali necessità di Castiglion Fiorentino e dei suoi abitanti. Stiamo purtroppo assistendo, per fortuna non da queste parti, a cosa portino la mancanza di progetto, l’indecisione politica, il rinviare i problemi.