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Home » News » Chianciano Terme: nuova sede dell'Associazione

Inaugurazione giovedì 18 gennaio: presenti il Sindaco di Chianciano Guido Bombagli e il Presidente della Provincia Fabio Ceccherini. Al primo piano di Palazzo De Vegni troverà collocazione il consistente patrimonio archivistico storico dell’ente.


La sede dell’Associazione “Iosempredonna”, fino ad oggi collocata all’interno del storico Palazzo De Vegni (primo piano), in piazzolina dei Soldati nel centro storico di Chianciano Terme, avrà una nuova sede sempre nello stesso palazzo (con accesso autonomo al piano terra) nei locali, appositamente restaurati dagli operai del Comune, che fino a qualche mese fa erano sede dell’associazione Ex-combattenti. Questo spostamento si è reso necessario dopo la decisione presa dall’Amministrazione comunale di collocare il consistente patrimonio archivistico storico comunale, che si trova ancora nei locali di Villa Simoneschi, struttura che necessita di una ristrutturazione per una nuova destinazione, nei locali di Palazzo De Vegni. L’inaugurazione della nuova sede è fissata per giovedì 18 gennaio 2007, alle ore 15. Saranno presenti, oltre al sindaco del Comune di Chianciano Terme Guido Bombagli e alla presidente dell’Associazione “Iosempredonna” Pinuccia Musumeci, il presidente della Provincia di Siena, Fabio Ceccherini. La necessità di trovare una collocazione idonea per il consistente patrimonio archivistico storico dell’ente è finalizzata a rendere quanto prima disponibile alla consultazione il patrimonio che vi è conservato che era collocato in cinque stanze al secondo piano di Villa Simoneschi. La bella dimora storica denominata Villa Simoneschi, già sede della Biblioteca comunale, di fatto da tempo non è più agibile per un lieve cedimento subito alcuni anni fa. Questo, a suo tempo, ha comportando lo spostamento del patrimonio librario in dotazione alla Biblioteca comunale che vi aveva sede in un locale più piccolo (Sala Polivalente). Nelle sale al primo piano di Palazzo De Vegni, già visionate dalla Soprintendenza ai Beni Archivistici, verrà così breve collocato e riordinato l’archivio storico che, tra gli altri, sebbene abbia un esiguo fondo diplomatico costituito da 21 pergamente in massima parte relative alla concessione di benefici religiosi, contiene diversi documenti di grande rilevanza anteriori al 1960, ben 235 volumi il cui documento più antico è datato 1287 e il documento più prezioso è rappresentato dagli Statuti di Chianciano e un archivio preunitario comprende sei settori. Altri 584 pezzi della podesteria di Chianciano, dal 1498 al 1808, sono oggi conservati presso l'Archivio di Stato di Siena. 


Note sul Leonardo Massimiliano De Vegni, architetto di “Palazzo De Vegni”: Il Palazzo De Vegni, di proprietà comunale, è stato realizzato dal chiancianese Leonardo Massimiliano De Vegni (1731-1801), laureato in diritto civile e canonico all’Università di Siena nel 1750, appassionato di disegno, architettura, poesia e scienze e inventore dell’originale procedimento per la realizzazione di bassorilievi – la cosiddetta "plastica dei tartari" – che sfruttava le proprietà di cementazione delle acque calcaree dei Bagni San Filippo. Come architetto fu molto stimato dai contemporanei, aprì anche una scuola di architettura a Roma e pubblicò molti studi critici. Tra le sue opere più significative si ricordano a Chianciano: la cupola della cinquecentesca Madonna della Rosa a Chianciano (1770 circa); la Porta al Sole (1784); il rinnovamento della propria casa di abitazione in Via Garibaldi sempre a Chianciano (1785 circa) e, su suoi concetti venne anche eseguita l’impegnativa ristrutturazione della Collegiata di San Giovanni Battista (1812-1817) per conto del Vescovo Pannilini, per il quale venne eseguita, forse sempre su idee del De Vegni, anche la trasformazione della chiesa di San Francesco a Chiusi (1823).


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