Sorge sul punto più elevato (318 m. s.l.m.)
della catena di poggi che su leva tra la chiana (il cosiddetto
Chiucio) ed il torrente Esse ed ha 7171 abitanti.
Dalla piazzetta Fra' Benedetto (cui
si perviene seguendo a sinistra il corso Vittorio Emanuele), scendendo
a destra si e subito alla chiesa di S. Michele arcangelo,
del sec. XV, ampiamente restaurata nel '600 e recentemente,
con campanile in cotto aperto da due giri di bifore e cuspide
a piramide ottagonale pure del '400; nell'interno: ai lati della
porta d'ingresso, due pregevoli confessionali della seconda meta,
del sec. XV; al 2' altare destra, tela restaurata di Lorenzo Lippi
raffigurante la Madonna del Rosario; nel presbiterio, panconi
lignei di epoca e bottega eguali a quelle dei eonfessionali e
coro del sec. XV; al 3° altare sinistra, Ascensione, bella
terracotta robbiana. Si torna alla piazzetta e prendendo a sinistra
per via Cairoli si arriva alla notevole piazza delle Collegiata,
fiancheggiata a destra da cospicui resti di fortificazioni
in cotto. Sul fondo si leva la collegiata di S. Martino, complesso
edificio la cui costruzione si protrasse dal 1512 al 1796; custodisce:
al 3° altare destra, Madonna della Cintola, terracotta
robbiana (forse di Andrea) del 1502; al 2' altare sinistra una
tavola con 1' Incoronazione della Vergine tra angeli, santi
e il committente, opera tarda di Luca Signorelli e aiuti (1523)
; nel transetto, Crocifisso ligneo del '400 e Madonna
della Misericorcha di gusto vasariano. Ancora dalla piazzetta
Fra' Benedetto, per la scalinata della Torre (sulla destra della
quale si allungano le cosiddette Logge del grano, del sec.
xvzrz) si sale a sinistra alla piazza Cavour, dove dietro
al monumento ai Caduti (1928) e il palazzo detto del
Monte Pio, originario del sec. XIV-XVII poi in parte manomesso.
Seguendo lungo il fianco destro di questo la via Ricasoli si arriva
(N. 30) alla chiesa di S. Maria della Fraternita, sorta
forse alla fine del '600 e successivamente arricchita e ampliata.
Del XVII sec. il pregevole soffitto a cassettoni in legno intagliato
e dorato, con formelle digiute a rosoni; coevi, la cantoria e
1' ornamento dell' organo, pure riccamente intagliato e dorato,
con angeli ai lati ; alle pareti, quattro pregevoli panconi in
noce intagliati a fogliami (seconda metà del '600), analoghi
a quelli della chiesa di S. Michele; sull'altar maggiore, Madonna
col Bambino in terracotta invetriata, della maniera di Andrea
della Robbia; sotto, una grande urna in legno dorato (sec. XVII)
con il corpo ritenuto di S. Eufemia; nell' abside decorata di
stucchi dorati, sopra 1' elegante coro ligneo settecentesco, quattro
tele attribuite a Giovanni Camillo Sagrestani (Storie di sante
martiri), particolarmente notevoli per l'eccezionale liberta,
pittorica, e al centro, ovale con 1'Assunta, della sua
scuola.
Ai margini del paese, sulla sinistra della strada
per Lucignano, sorge accanto all'ospedale omonimo la chiesa quattrocentesca
di S. Francesco, preceduta da un portico di ordine toscano,
con campanile coevo in cotto aperto da tre giri di bifore. Interno
a una navata, con tiburio e cupola: nella cappella destra, statue
cinquecentesche di S. Chiara e S.Francesco, in
terracotta colorata; al 4° altare, le Marie e la
Madonna, resti di una grandiosa terracotta invetriata e colorata
pure del sec. XVI; dietro l'altar maggiore, coro ligneo del '400
e grande pala robbiana con Cristo in gloria, i Ss. Francesco
e Bernardino e il Padre Eterno.
Seguendo in direzione NO la strada per Pozzo (dove
si può ammirare lo splendido tempio di S.Vittoria)
e deviando poi a sinistra dopo circa 8 km nella via della Cisternella,
si trova lungo questa, a sinistra (km 8.8 circa dal centro di
Foiano), la cosiddetta Cisternella, forse rudere di bagno
romano.
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