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Le origini Sulla montagna di Cetona sono state scoperte alcune fra le più antiche testimonianze della frequentazione umana dell'intera Valdichiana. Nella piccola grotta di Gosto furono rinvenuti numerosissimi manufatti in pietra riferibili alla cultura musteriana (80.000 - 40.000 anni da oggi). Oggetti simili sono stati scoperti anche nella grotta Lattaia, sede di un antichissimo culto delle acque, che dovevano offrire abbondanza di latte durante la maternità. L'esame dei materiali scavati nel 1939 ha permesso di constatare che la grotta Lattaia venne frequentata a partire dal Paleolitico medio fino all'età protovillanoviana (XI-X sec. a. C.) e, successivamente, in epoca romana, come dimostra una stipe votiva del I sec. d. C. Numerose altre grotte, che costituiscono il complesso più importante dell'intera montagna di Cetona, sono presso Belverde. Tra il 1928 e il 1935 furono esplorate tredici cavità, che hanno fornito la più ampia documentazione relativa all'età del bronzo dell'Italia centrale. Particolarmente interessante risulta la visita della monumentale grotta di S. Francesco, in cui sono stati scoperti alcuni focolari, numerosi vasi associati a resti carbonizzati di cereali e legumi. Reperti simili erano presenti in quasi tutta l'area della grotta: alcuni di essi sono riconducibili alla cultura di Rinaldone (età del rame) e a quella Appenninica (età del bronzo). Nel ripiano superiore furono scoperti resti concrezionati riferibili all'età Musteríano. I numerosi tagli nella roccia, che si vedono in più parti nella zona di Belverde e, in particolare presso il cd. anfiteatro, sono da riferire a cave forse di età romana. Nel 1990 è stato inaugurato il Museo Civico perla Preistoria del Monte Cetona che documenta le varie fasi del popolamento umano del territorio a partire dal Paleolitico fino alla fine dell'età del Bronzo.
Il borgo Impianto anulare che descrive la sommità del colle su cui sorge; ha origine etrusca. Il torrione quadrangolare della rocca è databile tra il 900 e il 930, mentre i torrioni cilindrici possono risalire al 1458. Gli edifici menzionabili sono i seguenti:
SS. Trinità Costruita tra il 1471 e il 1475, conserva un ciclo di affreschi del Pinturicchio;
S. Michele Arcangelo Struttura del 1155, conserva affreschi di scuola senese ed altri attributi a Cola Petruccioli, che operò anche nella cripta del Duomo di Orvieto;
Palazzo Vitelli Costruito nella seconda metà del `500.
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